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Ergonomia al servizio del datore di lavoro

Riduzione dei costi del sovraccarico biomeccanico della colonna e degli arti superiori attraverso una corretta gestione del rischio

Le attività lavorative che comportano la movimentazione manuale di carichi (MMC), l’esecuzione di movimenti ripetuti degli arti superiori e l’assunzione di posture incongrue, possono causare ciò che viene definito sovraccarico biomeccanico, ovvero una condizione in cui vengono raggiunti o superati i limiti di carico previsti per il corretto funzionamento delle strutture ossee, muscolari, tendine e articolari.
Secondo alcune stime epidemiologiche, i disturbi muscoloscheletrici da sovraccarico biomeccanico sono sempre più diffusi tra i lavoratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia sia in Italia che in Europa. Si ritiene che queste condizioni rendano conto di circa 1/3 delle assenze da lavoro.

 

COSTI per il datore di lavoro delle patologie da sovraccarico biomeccanico

  • Assenze da lavoro: costi per la sostituzione del personale e per la relativa formazione, riduzione della produttività a causa di minore efficienza di personale meno esperto e dei tempi tecnici necessari alla sostituzione del lavoratore assente
  • Giudizi di idoneità non completa: riduzione della produttività a causa di limitazioni alla mansione, necessità di dedicare altro personale alle attività escluse dal giudizio di idoneità parziale, difficoltà ad assegnare al lavoratore una mansione
  • Denunce di malattia professionale: spese legali, costi per ottemperare a prescrizioni degli enti di controllo, sanzioni amministrative, richieste di risarcimento danni, interruzione delle attività lavorative riconosciute in grado di causare danno al lavoratore

STRUMENTI a disposizione del datore di lavoro

La valutazione del rischio di sovraccarico biomeccanico della colonna e degli arti superiori consente di:

  • predire il rischio e prevenire danni alla salute del lavoratore
  • ridurre i giudizi di idoneità parziale alla mansione
  • mappare mansioni e attività aziendali
  • stabilire i compiti da assegnare al personale con limitazioni senza incorrere in perdite di produttività
  • definire la rotazione del personale ottimale fra le diverse postazioni di lavoro
  • definire la durata e il corretto posizionamento delle pause al fine di consentire il recupero con conseguente riduzione del rischio di sovraccarico
  • definire il peso massimo e il numero dei carichi che si possono movimentare manualmente in sicurezza nelle condizioni di lavoro analizzate, come anche definire le condizioni di MMC ottimali

La formazione e l’informazione del personale sul rischio specifico consentono di:

  • evitare che il lavoratore assuma posture incongrue che non apportano alcun vantaggio allo svolgimento dell’attività lavorativa
  • evitare i comportamenti scorretti ragionevolmente prevedibili durante lo svolgimento di una determinata attività lavorativa
  • ridurre la probabilità che si sviluppi una malattia da sovraccarico biomeccanico lavoro-correlata

La riprogettazione ergonomica dei luoghi di lavoro consente di:

  • velocizzare i processi riducendo al contempo la necessità di assumere posture incongrue

 

VANTAGGI di una corretta gestione del rischio

  • riduzione delle assenze da lavoro
  • riduzione dei giudizi di idoneità con limitazione
  • ottimizzazione dei processi con conseguente aumento della produttività
  • riduzione dei costi dovuti a: gestione del personale, attività volte a ottemperare a prescrizioni degli enti di controllo, sanzioni amministrative, richieste di risarcimento del danno
  • prevenzione del rischio di interruzione dell’attività produttiva

 

Scarica l’articolo in pdf: Ergonomia come strumento

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