DISTURBI E PATOLOGIE DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO DELLA COLONNA E DEGLI ARTI SUPERIORI
I disturbi muscoloscheletrici
Molte persone soffrono di mal di schiena, dolori al collo, dolori alle braccia. La gran parte di questi disturbi, definiti genericamente muscoloscheletrici, derivano dall’invecchiamento, ma spesso essi sono causati da erronei movimenti e/o posture adottati in attività̀ sia lavorative che di vita quotidiana.
I disturbi più̀ comuni sono senso di peso, senso di fastidio, intorpidimento, formicolio, rigidità̀, dolore a:
- rachide (collo e schiena);
- arti superiori (spalle, braccia e mani);
- arti inferiori (gambe e piedi).
Tali disturbi derivano spesso da affaticamento muscolare, da infiammazione delle strutture tendinee o da degenerazione dei dischi della colonna vertebrale. Anche alcune patologie dell’apparato circolatorio (ad esempio gonfiore degli arti, vene varicose, ecc.) possono derivare da erronei movimenti e/o da posture statiche e prolungate.
Correlazione fra disturbi muscoloscheletrici e attività lavorative
, ovvero una condizione in cui vengono raggiunti o superati i limiti di carico previsti per il corretto funzionamento dell’apparato muscolo-scheletrico.
Il sovraccarico biomeccanico determina eccessive sollecitazioni delle strutture ossee, muscolari, tendine, articolari, ed è fra le cause più frequenti di disturbi all’apparato locomotore. Il sovraccarico biomeccanico interessa la colonna vertebrale quando il lavoratore effettua MMC e gli arti superiori quando esegue movimenti ripetuti.
Secondo alcune stime epidemiologiche, i disturbi muscoloscheletrici da sovraccarico biomeccanico sono sempre più diffusi tra i lavoratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia sia in Italia che in Europa. Si ritiene che queste condizioni rendano conto di circa 1/3 delle assenze da lavoro.
Le conseguenze di questi disturbi hanno un impatto sia sociale che economico:
- per i lavoratori, ai quali procurano sofferenza personale e possibile riduzione di reddito;
- per i datori di lavoro, in quanto riducono l’efficienza aziendale;
- per il Paese, perché́ incidono sulla spesa sanitaria e previdenziale.
I rischi da sovraccarico biomeccanico, tuttavia, non sono rischi inevitabili e i datori di lavoro e gli stessi lavoratori possono contribuire a prevenirli, o comunque a ridurli. Esistono infatti azioni specifiche da intraprendere per affrontare il problema in maniera efficace.